Quando ho iniziato a fare il mio lavoro sapevo perfettamente che avrei dovuto combattere contro i mulini a vento.
Hai presente Don Chisciotte?
Ecco, noi che lavoriamo col web siamo tutti un po’ Don Chisciotte.
A questo punto ti starai chiedendo in questo frangente a cosa corrispondono i mulini a vento. Bene, ci arriviamo subito.
I miei “mulini a vento”
Non molto tempo fa mi capitò un potenziale cliente, dico potenziale poiché di fatto non lo fu. Bene, questo cliente mi chiese di aiutarlo a “vendere di più” perché da quando era online non aveva notato un aumento di profitto. E qui occorre fare una piccola digressione.
Detto questo, tutto il resto appartiene allo scibile umano.
Tornando al mio cliente, mi chiese appunto di fare in modo che il suo sito non solo avesse più visite, ma mi chiese proprio di aumentare i suoi clienti e di conseguenza il suo fatturato.
SEO non è uguale a poteri magici
Mettiamo subito in chiaro che non possiedo questa capacità, diversamente l’avrei utilizzata con me stesso in primis. Posso però capire cosa non va nel tuo sito e cosa si può migliorare in modo da essere più in vista nelle pagine dei risultati dei motori di ricerca e possa dunque attrarre un più ampio bacino di target, possibilmente profilato, che risponde quindi ai potenziali clienti che cercano i tuoi prodotti o servizi.
Ti faccio un esempio.
Se vendi pannolini ecologici io sono in grado di far arrivare sul tuo sito le famiglie interessate a questo prodotto. Chi è interessato, tendenzialmente, si converte, cioè compie un’azione, in questo caso potrebbe acquistare. Ovviamente questo non è un processo obbligato e attivare questo meccanismo non è assolutamente semplice.
Con quale dinamica viene quindi compiuto l’acquisto? O meglio, perché viene scelto proprio il tuo prodotto?
All’ 80% perché il tuo sito è stato il primo ad essere trovato e come saprai, la gente non ha voglia di fare lunghe ricerche.
Il detto “il miglior post per nascondere un cadavere, è nella seconda pagina di google”, è più che mai vero!
Siamo sempre tutti di corsa e quando facciamo una ricerca il più delle volte non usiamo nemmeno la rotella del mouse per vedere i risultati infondo alla pagina, figuriamoci quelli in seconda!
Questo in buona sostanza è lo stesso discorso che feci al mio potenziale cliente.
Lui sembrava aver ben capito le mie parole e si mostrò interessatissimo, anzi, azzarderei proprio entusiasta.
Dopo aver visto la mia offerta però scomparve.
Vuoi sapere che ne è stato del suo sito? Ovviamente l’aveva fatto modificare da qualche parente “smanettone” e ti risparmio i particolari, ti dico solo che è ben lontano da raggiungere il suo obiettivo.
Ecco, tutto questo per dirti che non ci si può improvvisare seo specialist o consulenti di web marketing.
“Smanettare” sul web non è sufficiente.
La seo non è per tutti!
Un bravo SEO deve saper utilizzare una serie di strategie, deve mettere in campo quelle giuste, con la giusta sinergia.
Ma non solo.
Quello che davvero serve al consulente della tua azienda è questo:
- conoscenze tecniche che, ti assicuro, non sono poche e non si imparano smanettando;
- il bravo consulente deve essere molto empatico, deve capire e interpretare le tue esigenze;
- deve, soprattutto, essere in grado di vedere oltre, vedere cioè quello che tu non riesci a vedere e insegnarti a capire gli strumenti finalizzati al tuo successo aziendale;
- la comunicazione ha un ruolo chiave. Deve saper comunicare con te, deve capire cosa vuoi e rielaborare il messaggio in modo da poterlo proporre sul web. Ma bisogna anche saper comunicare quello che ha fatto e deve comunicarlo in modo che per te sia comprensibile;
Purtroppo oggi ancora in troppi pensano che fare web marketing sostanzialmente sia ottimizzare il sito per i motori di ricerca attraverso l’inserimento di qualche parola chiave nella giusta densità oppure comprare pubblicità a pagamento sui vari strumenti(Google, FB, ecc…)
Falso.
Lascia un commento